Arriva l’ok del Garante della Privacy: via libera ai controlli incrociati per l’evasione fiscale
Il Garante della Privacy ha dato l’ok, dopo mesi in cui ha chiesto espressamente una maggiore attenzione specialmente alla tutela dei dati sensibili contenuti nelle fatture elettroniche. A partire dal marzo del 2022 l’Agenzia delle Entrate potrà incrociare i controlli sui conti correnti e le spese effettuate con le carte di credito per dare la caccia a presunti evasori fiscali.
L’ok dell’Autorità garante di fatto sblocca lo schema di decreto che regola l’utilizzo delle informazioni a disposizione dell’Agenzia. Va anche detto che i controlli così eseguiti serviranno soprattutto a “schedare” (termine forse un po’ esagerato, ma che rende l’idea) i contribuenti definibili “sospetti“. Insomma, sulla carta lo schema proposto è annunciato come un modo per “puntare” con maggior precisione i possibili evasori fiscali. Di fatto, i controlli incrociati possono riguardare tutto quello che è tracciabile: da fatture e movimenti sulle carte di credito alle utenze intestate.
L’invasività di tale misura di fatto richiedeva una particolare attenzione da parte del Garante, che dopo diverse esitazioni ha solo nelle ultime ore dato il via libera. Del resto, la lotta all’evasione è uno degli assets base per il Piano nazionale di ripresa e resilienza e non è un caso che ci sia un’accelerazione in tal senso.