Lavoro

Industria 4.0, il sondaggio rivela: solo una azienda su quattro ne fa pieno uso

Su un campione di 55 aziende, solo il 25% fa uso totale delle tecnologie e metodiche di Industria 4.0.

Una azienda italiana su quattro è “pienamente” in Industria 4.0. Questo il dato che si evince da uno studio condotto su un campione di 55 aziende italiane altamente rappresentative che è stato realizzato da The Innovation Group (società di servizi di consulenza e di ricerca di mercato indipendente, specializzata nello studio delle evoluzioni del mercato digitale e nei processi d’innovazione abilitati dalle tecnologie e dalla conoscenza) e ContactValue (lo spin-off dedicato ai servizi di marketing e comunicazione B2B).

Una azienda su 10 non è ancora nemmeno partita

I numeri snocciolati dal sondaggio realizzato da The Innovation Group, che il gruppo anticipa in attesa di presentarlo completamente tra il 4 e 5 maggio allo “SMART MANUFACTURING SUMMIT 2022” che si terrà a Milano, tracciano un ritratto di transizione ancora in atto – e forse con un po’ di ritardo rispetto alle attese e ai fondi Industria 4.0 erogati in questi anni.

Secondo quanto riportato dall’indagine, nel 40% dei casi le aziende dichiarano di essere in una fase pilota del passaggio a Industria 4.0 e nel 21% dei casi in fase di roll out (la fase che segue immediatamente quella di sperimentazione). La gestione di tali progetti avviene principalmente attraverso la definizione di una roadmap (nel 36% dei casi) e l’individuazione di diverse funzioni coinvolte in azienda (28%).

C’è un 11% di aziende, però, che dichiarano di non essere neanche partite con Industria 4.0. In pratica, più di una su dieci.

I problemi nella transizione a Industria 4.0

Cosa è maggiormente bloccante per l’avvio o la realizzazione della transizione a Industria 4.0? Mancanza di competenze e di strutture aziendali adeguate a gestire i progetti, oltre che elevati costi per finanziarli, stando a quanto rivelerebbero le interviste condotte.

Cosa spinge il 4.0?

D’altro canto, però, il valore aggiunto dei processi di Industria 4.0 è finalmente riconosciuto. Le aziende sembrano puntare soprattutto sull’ottimizzazione dei processi produttivi, riduzione dei costi operativi, possibilità di migliorare il Customer Service ai clienti.

Chiaramente, l’adozione di incentivi e politiche per questi sviluppi promosse dal Governo (in modo particolare, PNRR e Transizione 4.0) sono un altro volano per la transizione.

Crescita del business, maggiore efficienza e innovazione sono i principali obiettivi della Digital Transformation nel settore industriale.

Da un confronto con gli altri settori produttivi si rileva come, all’interno dell’Industria, siano meno sentiti i temi relativi a «Sicurezza e compliance», e «Customer Experience». Una maggiore attenzione è dedicata invece alla possibilità di aumentare (grazie al Digitale) l’efficienza dei processi, ridurre i costi operativi, essere resilienti agli shock esterni e partecipare ad ecosistemi digitali.

Nel complesso, poi, il settore industriale valuta positivamente gli impatti della Trasformazione Digitale in relazione alla possibilità di migliorare i risultati finanziari dell’azienda e la relazione con i clienti, oltre che incrementare le performance.

ContactValue

In cosa investono le aziende in transizione a Industria 4.0?

I principali ambiti in cui le aziende, allo stato attuale, dichiarano di investire secondo le interviste sono:

  • Sensor/Remote monitoring (nel 45% dei casi),
  • Industrial IoT/Connected Factory (43%),
  • Supply Chain Convergence (33%),
  • 3D Printing (i27% dei casi).

Per i primi due ambiti si attende una conferma dell’interesse anche tra 12 mesi.

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