Cambiano i Centri per l’impiego: il programma GOL rivoluziona i servizi per il lavoro
La nuova delibera ANPAL sui Centri per l'impiego introduce un nuovo quadro operativo dei servizi di politica attiva del lavoro che sarà attuato nell’ambito di GOL - Garanzia di occupabilità dei Lavoratori. Questo accade per stimolare maggiormente la fascia della popolazione attualmente inoccupata o disoccupata e per migliorare i servizi resi alla cittadinanza.
Con il programma GOL – Garanzia per l’occupabilità dei Lavoratori – non solo vengono introdotte novità per l’inserimento lavorativo ma cambia anche il modo in cui i Centri per l’impiego affronteranno le modalità di gestione delle politiche attive per l’accompagnamento al lavoro e la profilazione delle competenze e delle capacità degli aspiranti candidati.
Grande merito è la delibera nr. 5 del 9 maggio 2022 del Commissario Straordinario di ANPAL – Agenzia Nazionale Politiche Attive per il Lavoro – che introduce nuovi elementi nell’organizzazione dei Centri per l’Impiego e, soprattutto, ne standardizza le attività omologando su base nazionale i servizi offerti.
In altre parole, significa che da questo momento in poi tutti i Centri dell’Impiego del Bel Paese lavoreranno con i medesimi strumenti e con le stesse modalità operative, offrendo quindi una gamma di servizi più ampi ai cittadini.
I Centri per l’Impiego: una panoramica
Prima di procedere oltre, occorre fare un passo indietro e chiarire di cosa stiamo parlando. I centri per l’impiego, ex uffici del collocamento mirato, assicurano alle persone l’esercizio del diritto all’accesso al lavoro sancito dall’art. 4, comma 1, Cost. In Italia con il decreto legislativo 23.12.1997, n. 469, di attuazione della legge 15.3.1997, n. 59, sono stati istituiti i Centri per l’impiego (CPI).
Tale diritto è previsto anche dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea che afferma il diritto di ogni individuo ad «accedere ad un servizio di collocamento gratuito». L’art. 117 Cost. riserva al comma 2, lett. m), la competenza esclusiva allo Stato nella «determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale», mentre al comma 3, stabilisce che sono soggette alla legislazione concorrente la «tutela e sicurezza del lavoro» con esclusione «della istruzione e formazione professionale» che rimane di competenza esclusiva delle
Regioni.
Dopo ulteriori modifiche e integrazioni che non tratteremo per esigenze di sintesi, è importante sapere che nel 2015 sono intervenuti due provvedimenti legislativi che hanno radicalmente riformato
l’organizzazione dei Centri per l’impiego. In primo luogo, la legge 7.4.2014, n. 56, cd. “legge Delrio” che, nell’ambito del riordino del sistema provinciale, ha riportato la funzione dei servizi per il lavoro in capo alle Regioni, salvo la possibilità per quest’ultime di delegare la gestione dei servizi per il lavoro agli enti strumentali – agenzie per il lavoro regionali – o alle Province.
In secondo luogo, il decreto legislativo 14.9.2015, n. 150 (in attuazione della legge delega 10.12.2014 n. 183, c.d. Jobs Act) ha riordinato la normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive e ha istituito l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL).
ANPAL ha il principale scopo di coordinare la gestione delle politiche attive del lavoro, fornendo alle Regioni (da cui i Centri per l’impiego dipendono da un punto di vista funzionale e organizzativo), strumenti comuni, finalizzati a migliorare la capacità dei territori di fornire ai cittadini un servizio di riqualificazione ed ausilio alla ricerca di una occupazione, nonché la capacità dell’amministrazione centrale di monitorare e valutare le performance territoriali, innescando meccanismi di competizione virtuosa e prevedendo la possibilità di azioni di accompagnamento per i territori meno competitivi.
Quello che si sta regolando adesso con l’introduzione della delibera prevista dal programma GOL (i cui fondi provengono dal PNRR) è proprio il riallineamento dei servizi e dei livelli essenziali delle prestazioni (così detti LEP), omologando le modalità di attuazione e di gestione dei Centri dell’Impiego da parte delle Regioni (pur nel rispetto della loro specifica autonomia).
Come cambiano i Centri per l’Impiego
La nuova delibera ANPAL sui Centri per l’impiego, di fatto, introduce un nuovo quadro operativo dei servizi di politica attiva del lavoro che sarà attuato nell’ambito di GOL – Garanzia di occupabilità dei Lavoratori. Questo accade per stimolare maggiormente la fascia della popolazione attualmente inoccupata o disoccupata e per migliorare i servizi resi alla cittadinanza.
In particolare, vengono introdotti:
- Strumenti per l’attuazione dell’assessment – profilazione quantitativa: consente agli operatori dei centri per l’impiego di valutare il livello di occupabilità degli utenti, sfruttando pienamente gli archivi di dati amministrativi, da un lato alimentati dalla persona stessa all’atto della registrazione quale disoccupata (Did), dall’altro comunicati dal datore di lavoro all’atto dell’attivazione o della cessazione di un posto di lavoro. In tal modo è stimabile, in maniera molto più accurata rispetto al passato, la probabilità di trovare occupazione entro una certa data, ed è quindi possibile definire più efficacemente, al fine della personalizzazione degli interventi, la distanza dal mercato del lavoro.
- Strumenti per l’attuazione dell’assessment – profilazione qualitativa: questa seconda fase è finalizzata a far emerge i bisogni delle persone in termini di accompagnamento alla ricerca di lavoro oppure di aggiornamento/riqualificazione delle competenze o di supporto da parte della rete dei servizi territoriali (ad es. socio-sanitari o di conciliazione). L’operatore del Centro per l’Impiego ha così modo di svolgere una valutazione professionale relativa a dimensioni quali: coerenza tra aspettative, esperienze pregresse e competenze; disponibilità verso la formazione e la crescita professionale; disponibilità alla mobilità territoriale; attivazione ed efficacia nella ricerca di lavoro, ecc. Nel caso in cui emergano criticità, l’operatore effettuerà un’analisi più approfondita per migliorare la presa in carico. Sulla base dell’assessment, l’utente stipula il patto di servizio e viene indirizzato a uno dei percorsi previsti dal programma Gol, a seconda della distanza dal mercato del lavoro:
- Percorso di reinserimento lavorativo;
- Percorso di aggiornamento (upskilling);
- Percorso di riqualificazione (reskilling);
- Percorso lavoro e inclusione.
- Standard dei servizi di Gol e relative unità di costo standard: il programma già da subito adotta nuovi standard di misura – in particolare nella durata delle prestazioni – che aggiornano quanto previsto nella Garanzia Giovani agli obiettivi di Gol e alle nuove platee di destinatari: non solo giovani neet, ma anche e soprattutto disoccupati, beneficiari del reddito di cittadinanza e lavoratori in transizione.
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