Caos superbonus, De Rosa (Ingegneri): “L’incertezza del Governo blocca i cantieri”
"Dei 4 miliardi di frodi stimate (ancora da accertare) solo una piccola percentuale riguarda il superbonus. Da quello che sia sta avvicendando appare come una precisa manovra da parte dei decisori di rendere inapplicabile il bonus".
Ancora caos su bonus e superbonus. Per comprendere cosa stia accadendo e quali scenari si prefigurano per chi ha investito in lavori di ristrutturazione, ma anche per chi ha una ditta edile e sta provando a lavorare, abbiamo chiesto all’Ing. Raffaele De Rosa (in foto), esperto di gestione dell’energia e vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, di fare con noi il punto della situazione.
Dottor De Rosa, ci può spiegare allo stato attuale qual è la situazione Superbonus e perché i soldi sono bloccati?
“Secondi i dati Enea, all’attualità sono stati ammessi a detrazione circa 27 miliardi di Euro. Di questi circa 5.2 miliardi giacciono nei cassetti fiscali in attesa di conversione. Il blocco è avvenuto da parte delle banche e degli istituti di credito che, visto l’incertezza legata ai continui cambiamenti delle norme che governano l’applicazione, una su tutte la riduzione delle cessioni dei crediti a massimo tre, hanno deciso di bloccare le cessioni”.
Di chi è la responsabilità?
“Delle scelte dei nostri governanti. Questo sistema di incentivazione che ricordo a tutti essere uno strumento fiscale applicato all’edilizia, andava programmato e gestito con tutti i crismi del caso. Controlli compresi”.
E’ una situazione che riguarda solo la Campania?
“No. Purtroppo riguarda tutta l’Italia. Il dato campano è in linea con quello nazionale con circa 2.1 miliardi di euro ammessi e circa il 60% parzialmente concessi”.
Crede che i casi di cronaca abbiano in qualche modo portato a una situazione di estrema cautela da un punto di vista istituzionale che ha poi avuto queste ripercussioni?
“I casi di cronaca hanno evidenziato delle falle del sistema che sono state causate prevalentemente dai cosiddetti bonus minori. Infatti dei 4 miliardi di frodi stimate (ancora da accertare) solo una piccola percentuale riguarda il superbonus. Da quello che sia sta avvicendando appare come una precisa manovra da parte dei decisori di rendere inapplicabile il bonus”.
Alla luce di una storia che inizia a consolidarsi, quale futuro dobbiamo aspettarci a suo parere per la misura Superbonus?
“Auspico in una normalizzazione della situazione nel breve periodo con l’introduzione di misure restrittive come: richiesta di SOA per le imprese, competenze specifiche per i tecnici, controllo in opera e applicazione di sanzioni per i truffatori. Questo superbonus può rappresentare un a vera opportunità di riqualificazione del nostro patrimonio abitativo ed una crescita economica che può risollevare le sorti della nostra economia”.