Nella “maschera di Osimhen” tutta l’esperienza dell’Ortopedia Ruggiero. Ecco la storia
Cardito – Uno degli elementi che hanno maggiormente caratterizzato la stagione vincente del Napoli – che attende solo la formalizzazione “matematica” – è stata sicuramente la maschera protettiva in carbonio e kevlar di Osimhen. La stessa è stata realizzata da una vera e propria eccellenza, come l’Ortopedia Ruggiero – con sede a Cardito – diretta dal dottor Roberto Ruggiero.
In questa videointervista Roberto Ruggiero racconta l’attenzione mediatica che il centro ha ricevuto da quando ha realizzato la maschera al “numero 9 del Napoli”. La stessa rappresenta la sintesi di un’ esperienza cumulata, insieme all’intero team, seguendo – nella circostanza – anche le preziose indicazioni del professore Gianpaolo Tartaro che ha operato l’attaccante nigeriano a seguito del tremendo e fortuito scontro di gioco con il difensore dell’Inter, Skriniar, (novembre 2021) che ha avuto conseguenze devastanti, tanto che il noto chirurgo maxillo – facciale è dovuto ricorrere a ben 6 placche e 18 viti per ridurre la frattura scomposta.
La storia dell’Ortopedia Ruggiero nasce nel 1987 quando Roberto e la sua moglie – l’allora fidanzata -misero su un piccolo centro di 24 metri quadrati, oggi una realtà di altissimo profilo e punto di riferimento anche per le cure e l’assistenza ad atleti di caratura internazionale.
Clicca sul link per conoscere tutti i particolari ed i retroscena della maschera di Osimhen che oggi non è solo un dispositivo di protezione , ma un vero e proprio portafortuna, simbolo di napoletanità, un po’ come la maschera di Pulcinella.
Nel frattempo è già pronta quella per festeggiare ufficialmente il terzo scudetto.