Il dl Aiuti non è solo il bonus di 200 euro
Rafforzamento dei crediti d'imposta, garanzie in favore delle imprese, estensione dei bonus e dei tagli e misure per spingere verso l'affrancamento parziale dalla dipendenza energetica verso l'estero: il dl Aiuti è complesso e articolato e il dibattito politico lo dimostra.
Una misura che spesso sul web e nei titoli è sintetizzata nel suo bonus assistenziale più palese, quello dei 200 euro una tantum che Mario Draghi sostiene arriveranno a circa 28 milioni di italiani. Ma il dl Aiuti non è solo questo, e il fatto che nella maggioranza di Governo si stia consumando uno scontro che ne mina addirittura la tenuta ne è dimostrazione. Entriamo quindi nel dettaglio di una misura che nelle intenzioni affronta “una situazione temporanea che va affrontata con strumenti eccezionali“.
Misure a sostegno dei cittadini
Dl Aiuti e bonus da 200 euro
La misura di più semplice evidenza contenuta nel Decreto approvato nelle scorse ore è il contributo di 200 euro una tantum destinato a lavoratori dipendenti e autonomi e pensionati.
Daniele Franco, ministro dell’Economia, laconicamente annuncia che il bonus sarà attivo “non appena tecnicamente possibile”. Orientativamente, dovrebbe arrivare a luglio. Da definire in che modo gli autonomi avranno accesso al bonus, mentre per i lavoratori dipendenti a farsi carico dei 200 euro sarà il datore di lavoro che lo recupererà al primo pagamento d’imposta. I pensionati lo riceveranno direttamente dall’Inps.
Dl Aiuti, caro benzina e trasporti
Viene confermato dal dl Aiuti il taglio delle accise sui carburanti di 30 centesimi fino all’8 luglio. Inoltre è riconosciuto per gli autotrasportatori un credito d’imposta nella misura del 28% delle spese sostenute nel primo trimestre 2022 per l’acquisto del gasolio da parte degli autotrasportatori utilizzato in veicoli di peso superiore a 7,5 tonnellate, di categoria euro 5 o superiore. Annunciato nel dl Aiuti dal ministro Andrea Orlando anche uno sconto per gli abbonamenti ai trasporti dedicato in particolare agli studenti e ai lavoratori.
Dl Aiuti, gli altri interventi a sostegno dei cittadini
Il dl Aiuti estende al terzo trimestre il bonus sociale per gas e energia elettrica. Inoltre saranno stanziati 100 milioni di euro per il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione per sostenere i fitti delle case.
Novità anche per la platea di interventi ammissibili per la detrazione del 110% (cd. Superbonus 110%): con il dl Aiuti, in relazione agli interventi su unità immobiliari effettuati da persone fisiche (edifici unifamiliari), si potrà accedere al Superbonus per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
Misure a sostegno delle imprese
Rafforzamento dei crediti d’imposta e garanzie in favore delle imprese sono i due assets principali con cui il dl Aiuti intende dar respiro al mondo delle aziende italiane. Prolungate fino a fine anno le garanzie statali SACE e ISMEA (con specifico riferimento alle PMI agricole e della pesca e dell’acquacoltura); viene inoltre rifinanziato il Fondo IPCEI a supporto di iniziative industriali strategiche italiane nei settori della microelettronica, delle batterie, dell’idrogeno, del cloud e della salute. Verranno inoltre previste procedure amministrative semplificate (cd. fast track) per l’adozione di investimenti di rilievo strategico per il sistema produttivo nazionale di valore superiore ai 50 milioni di euro, investimenti che consentiranno al Ministero dello Sviluppo Economico di procedere anche in sostituzione dell’Amministrazione proponente.
Altri 5 milioni di euro all’anno serviranno a favorire l’attrazione di investimenti esteri e la rilocalizzazione delle imprese (reshoring) in Italia e in Europa; nella misura è annunciata la creazione di sportelli unici che accompagnino e supportino gli investitori esteri in tutti gli adempimenti e le pratiche utili alla concreta realizzazione dell’investimento.
Formazione e beni 4.0
Per rispondere alla carenza di competenze professionali adeguate ai processi di trasformazione tecnologica e digitale, con il dl Aiuti viene incrementata l’aliquota del credito d’imposta per la formazione, dal 50 al 70% per le piccole imprese e dal 40 al 50% per le medie imprese. Prevista una certificazione dei risultati conseguiti in termini di acquisizione e consolidamento delle competenze. Incremento del credito d’imposta anche per i beni strumentali immateriali 4.0: nello specifico l’aliquota sale dal 20 al 50 per cento fino al 31 dicembre 2022 o 30 giugno 2023 se è stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni.
Dl Aiuti per il caro delle materie prime
Tre miliardi di euro per il 2022, 2,55 miliardi per il 2023 e 1,5 miliardi dal 2024 al 2016: questi gli stanziamenti “per consentire la prosecuzione della realizzazione delle opere pubbliche avviate e stimolare la partecipazione alle nuove gare“: tanto è previsto dal dl Aiuti per aiutare le imprese di costruzione a fronteggiare il caro delle materie prime.
Fondo per le attività danneggiate dalla guerra
Un fondo da 200 milioni di euro per le imprese che hanno avuto ripercussioni economiche negative dalla crisi in Ucraina è stanziato per il 2022 e vi potranno accedere quante imprese possono dimostrare:
- che almeno il 20% degli ultimi due bilanci depositati era collegato a operazioni commerciali, compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Federazione russa e la Bielorussia;
- che hanno subito nel corso dell’ultimo trimestre un calo di fatturato di almeno il 30 per cento rispetto all’analogo periodo del 2019.
Misure per l’energia
Le misure più importanti e corpose, anche da un punto di vista strutturale, sono però quelle legate al grande tema energia, al centro dell’attenzione anche e soprattutto a causa del conflitto in Ucraina.
Credito d’imposta per l’energia
Il dl Aiuti prevede:
- credito d’imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale per l’acquisto di gas naturale (decreto-legge n. 21/2022): dal 20 al 25%;
- credito d’imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese a forte consumo di gas naturale (decreti-legge nn. 4 e 17/2022): dal 20 al 25%;
- credito d’imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese dotate di contatori di potenza disponibile pari a superiore a 16,5 kW, diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica (decreto-legge n. 21/2022): dal 12 al 15%.
- credito di imposta riconosciuto per il primo trimestre 2022 alle imprese a forte consumo di gas naturale: 10%.
Verso una nuova autonomia energetica
Il dl Aiuti contiene poi una serie di agevolazioni per permettere all’Italia di affrancarsi parzialmente dalla dipendenza energetica straniera (ed è il tema più scivoloso, questo, da un punto di vista politico). Due i macrotemi:
- le opere finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale e alla realizzazione di nuove unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione, nonché le connesse infrastrutture, costituiscono interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti. Saranno nominati uno o più Commissari straordinari di governo con l’obiettivo di rendere celeri tali opere.
- si individuano ulteriori aree idonee ai fini dell’installazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e vengono ulteriormente semplificati i procedimenti relativi alla realizzazione degli impianti. Vengono introdotte misure per potenziare la produzione di energia rinnovabile per il settore agricolo e per semplificare i procedimenti di autorizzazione per ammodernare le linee elettriche esistenti. Sono previste misure per incrementare temporaneamente la produzione da fonti fossili.